Muscoli, cuore e testa: l’esempio di capitan Di Lorenzo

Se qualche anno fa avessero fatto un sondaggio su chi sarebbe stato il capitano del Napoli ad alzare al cielo la coppa dello Scudetto probabilmente la risposta più facile sarebbe stata Lorenzo Insigne, forse Dries Mertens. Non sarà così perché ad alzare la coppa al cielo ci sarà Giovanni di Lorenzo.

L’uomo a cui Luciano Spalletti ha affidato la fascia dopo l’addio di tre senatori e che con la sua umiltà e il suo lavoro ha costruito una carriera che l’ha portato ad essere uno dei migliori laterali della stagione 2022-2023. Giovanni ha dimostrato di essere un perfetto riferimento sia in campo che fuori per una piazza caldissima, che può prendere fuoco per qualsiasi parola o comportamento. Di Lorenzo è stato bravissimo ed è diventato un vero e proprio riferimento per tutti i tifosi.

Lo ricordo con la maglia del Matera qualche anno fa, quando aveva già dimostrato di essere un calciatore pronto per il salto verso l’alto ma il percorso che ha fatto dal punto di vista tecnico e di leadership è qualcosa di spettacolare e l’ha affermato uno dei migliori terzini d’Europa.

Di Lorenzo è stato bravissimo a far sentire il suo peso nello spogliatoio e in campo ma a livello mediatico ha tenuto sempre un profilo basso, senza esasperazioni o messaggi sbagliati. Un leader silenzioso, direbbero quelli bravi. Si è caricato sulle spalle la squadra in una delle trasferte più difficili dell’anno a Lecce e l’ha aiutata a conquistare 3 punti fondamentali per il trionfo finale.

Muscoli, cuore e testa: Giovanni Di Lorenzo è stato un vero capitano. Un grande capitano.

“Guarda i muscoli del capitano
Tutti di plastica e di metano
Guardalo nella notte che viene
Quanto sangue ha nelle vene

Il capitano non tiene mai paura
Dritto sul cassero, fuma la pipa
In questa alba fresca e scura
Che rassomiglia un po’ alla vita”

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