Le tende del Qatar: Messi non ha bisogno di guardarti, sa già dove sei

Lionel Messi riesce sempre a stupire. Nonostante abbia mostrato quasi tutto il repertorio possibile tra assist e gol in questi anni, la Pulce è capace di inventare ogni volta qualcosa di nuovo. Nella gara valida per i quarti di finale della Coppa del Mondo tra Argentina e l’Olanda il numero 10 della Seleccìon è stato protagonista assoluto con un gol, un assist e tante giocate fino al rigore segnato nella sequenza decisiva.

Il 35enne è stato sempre nel vivo del gioco e grazie ad una sua magnifica giocata si è sbloccata la sfida di Lusail: l’assist che Messi ha confezionato per Nahuel Molina in occasione del primo gol è qualcosa di assolutamente sublime perché il calciatore del PSG è riuscito a far passare la palla tra diverse maglia Oranje senza mai guardare il compagno che poi ha concluso l’azione. 

Dopo aver ricevuto il pallone sulla trequarti, Messi si è accentrato evitando l’intervento dei calciatori olandesi e ha servito sulla corsa il terzino dell’Atletico Madrid, che dopo aver controllato ha battuto con un tocco di punta il portiere avversario.

Nella comunicazione attuale si tende sempre ad esaltare all’ennesima potenza, con iperboli o aggettivi molto forti, o a sminuire in maniera drastica ma in questo caso è tutto assolutamente giustificato. Tra le persone allo stadio e coloro che guardavano la partita in qualsiasi altro luogo del pianeta, l’unica persona a vedere quello spazio era Lionel.

Dopo aver portato a spasso Nathan Ake, che tentava di bloccargli la strada verso la porta, lo ha tagliato fuori insieme ai suoi compagni con un passaggio verso la zona destra: Julian Alvarez ha portato via i due centrali e ha aperto la strada verso la porta a Molina.

Messi non ha mai guardato nella direzione in cui ha giocato la palla e con l’assist contro l’Olanda è diventato il giocatore a servire più assist (5) nella storia della Coppa del Mondo dal 1966 superando i 4 di Pelé.

Una vera e propria magia.

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