Le tende del Qatar: top 11 della Coppa del Mondo 2022

La top 11 della Coppa del Mondo 2022.

MODULO: 4-3-1-2.

Dibu Martinez. È uno degli uomini copertina della vittoria argentina. Presente nei momenti decisivi e protagonista di una delle parate più importanti della storia della Coppa del Mondo. I suoi comportamenti hanno fatto discutere ma il Dibu è così, prendere o lasciare.

Achraf Hakimi. Bravissimo sia in fase propositiva, come sempre, che nel modo in cui ha aiutato i suoi compagni in difesa. Calciatore favoloso.

Cristian Romero. Il suo torneo è iniziato in salita ma gara dopo gara il Cuti è diventato un pezzo importantissimo della selezione campione del mondo. Il suo retropassaggio col ginocchio poggiato a terra in finale è vietato ai cuori deboli.

Joško Gvardiol. Rivelazione per chi non segue campionato tedesco o coppe europee, ma il difensore croato si è consacrato in Qatar. Super in tutte le gare, va in difficoltà solo con Messi e Alvarez. Diventerà un pezzo pregiato delle prossime sessioni di mercato.

Theo Hernandez. Il terzino del Milan è stato uno dei migliori della Francia nel percorso fino alla finale. Nell’ultimo atto, come molti suoi compagni, non ci capisce molto nel primo tempo ma questo non macchina un torneo positivo.

Enzo Fernandez. Non era tra i titolari di Scaloni ma dopo essere entrato in campo non ne è più uscito. Tecnica e cervello al servizio della squadra.

Azzedine Ounahi. La vera rivelazione della Coppa del Mondo. Uomo ovunque.

Luka Modric. Maestro.

Jude Bellingham. La luce più brillante d’Inghilterra.

Lionel Messi. In Qatar, come per buona parte dell’ultimo decennio, ha fatto un altro sport rispetto agli altri. Il mondo ai suoi piedi

Kylian Mbappé. Devastante.

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